Perché un blog sul diritto? A chi importa?
Il fatto è che vi sarà capitato senz’altro di uscire a comprare il giornale, il latte o le sigarette; di far colazione al bar o pranzare al ristorante; di affittare una casa; di acquistare il biglietto del tram o di un cinema. Come pure di ricevere una bolletta della fornitura del gas o dell’elettricità, del canone RAI, o delle imposte; di votare alle elezioni comunali, regionali (una volta pure provinciali), politiche, europee, o per un referendum.
Ecco, in tutti questi casi, come anche in tantissimi altri, avrete pensato sicuramente a un sacco di cose (quanto costa il caffè qui; mannaggia oggi non c’è la mia solita marca di sigarette, mi tocca prendere quell’altra che mi piace di meno; l’intonaco del bagno si sta scrostando, bisognerà rifarlo; eccetera), ma, salvo che non siate giuristi – che è il nome che si dà a chi si occupa professionalmente di diritto: avvocati, giudici, notai, professori universitari –, e quasi sempre anche se lo siete, non avrete riflettuto sulle importanti premesse e conseguenze giuridiche di ognuna di queste cose.
Perché la verità è che quasi tutto ciò che facciamo ogni giorno, i luoghi dove viviamo e ci muoviamo, le relazioni che intratteniamo con le altre persone, hanno un preciso significato e una specifica funzione nel mondo del diritto.
Per esempio, pensiamo alla libertà che abbiamo di decidere dove andare a passeggio, quando uscire, come vestirci, con chi parlare, eccetera, tutte cose che fino al marzo 2020 davamo per scontate. Ebbene, dalla pandemia da Covid-19 abbiamo imparato che tutti questi diritti, sui quali nessuno rifletteva, possono venire limitati (per qualche tempo e solo in parte, naturalmente) da un giorno all’altro – e, badate, senza nessun colpo di Stato, senza la presa del potere da parte di una giunta di militari o di un partito rivoluzionario, in piena legalità e nel pieno rispetto della Costituzione: bastano due righe di legge.

Spero, con queste brevi chiacchierate, di aiutarvi, se non proprio a conoscere l’ABC del diritto, almeno a capire che dietro gran parte di quel che accade nella nostra vita ci sono importanti elementi giuridici, e che chi le trascura lo fa a proprio rischio e pericolo. Non è che leggendomi o ascoltandomi diventerete avvocati: tutt’altro. Non diventerete da un giorno all’altro capaci di risolvere da soli quella complicata grana col condominio o decidere la strategia processuale in quella importante causa col vostro datore di lavoro: dovrete continuare a rivolgervi a un avvocato. Ma capirete meglio, spero, di cosa si occupano i giuristi, l’importanza e la complessità del diritto – e anche, il che non guasta, vi accorgerete che, dietro alle cose che vedete, c’è una trama nascosta, interessante e affascinante quanto quelle della fisica e della chimica, della biologia e della medicina, e che questa trama è accessibile solo se si possiedono gli strumenti, i ferri del mestiere del giurista.